Gli studenti del Galilei – Campailla incontrano le delegazioni ebraiche di Washington e Catani.
Grande emozione giovedì 27 Ottobre per gli studenti e docenti dell’Istituto Galilei-Campailla di Modica che hanno partecipato, in rappresentanza dell’intero corpo scolastico, all’incontro con la delegazione ebraica americana di Washington, di cui faceva parte lo storico e giornalista Michael Ledeen e il Rav Smuel Hertfield, e della comunità ebraica di Catania, guidata dall’Avv. Baruch Triolo, fondatore della Charta delle Judeche di Sicilia, al Museo Civico F.L. Belgiorno di Modica.
Gli studenti, accompagnati dalle prof.sse Di Benedetto (responsabile del progetto d’Istituto sulla Memoria della Shoah,) Trombadore, Floridia e Panarello, hanno calorosamente accolto le due delegazioni al loro arrivo nel quartiere ebraico di Cartellone, dove il Rav Smuel Hertfield della delegazione, reggendo il Sefer, il rotolo contenente la trascrizione della Torah, testo sacro per eccellenza della comunità ebraica, ha pronunciato una solenne preghiera di commemorazione degli ebrei modicani barbaramente trucidati nell’eccidio del 15 agosto 1474.
Il corteo si è quindi diretto presso il Museo Civico F. L. Belgiorno per visionare la preziosa documentazione sull’ebraismo in Sicilia, e la Sala Triberio del Palazzo della Cultura, dove è stato ricevuto dal Direttore Archeologo Giovanni Di Stefano e dal Segretario Comunale, Dott. Bella, in rappresentanza dell’Ente.
Di intensa suggestione, la cerimonia di lettura della Torah e di preghiera secondo il rito ebraico per le vittime dell’eccidio, ma anche per la pace di tutti i popoli nel mondo, svolta dai membri della delegazione nel segno di una fratellanza universale. Tale clima di profonda commozione e condivisione ha permesso agli studenti di sentire il cuore pulsante di una cultura che per millenni è stata esclusa e oltraggiata.
La sosta a Modica con il Safer Torah, dopo più di cinquecento anni di assenza, prima di raggiungere la Sinagoga di Catania, è stata la testimonianza di un “ritorno di ebrei che nessuno potrà più cacciare”.
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